Birro, Ferrario, Cominoli Trio
Great American Songbook

Degustazione buffet

Degustazione buffet

Birro, Ferrario, Cominoli Trio

Great American Songbook

Alfredo Ferrario: clarinetto
Paolo Birro: pianoforte
Lorenzo Cominoli: chitarra

"Great American Songbook" è un viaggio musicale nella tradizione della grande canzone americana.
Il repertorio, legato al panorama dei teatri di Broadway e al fermento musicale della "Tin Pan Alley" dagli anni Venti agli anni Sessanta, è costituito originariamente da semplici canzoni scritte principalmente per musical o per diverse opere musicali o teatrali e che col tempo sono entrate nel patrimonio di tutti i musicisti, andando ben oltre la loro epoca sia per la bellezza delle loro intramontabili melodie che per le continue esecuzioni.
George Gershwin, Irving Berlin, Jerome Kern, Cole Porter, Richard Rodgers e Lorenz Heart sono solo alcuni dei celebri compositori che hanno reso unico ed irripetibile questo periodo d'oro della musica.
Il trio, senza sezione ritmica, propone una rilettura in forma cameristica di alcune delle più belle pagine della storia della canzone americana. L'elegante equilibrio fra i due strumenti armonici, pianoforte e chitarra, avvolge il morbido suono del clarinetto che delinea con agilità le intramontabili melodie che hanno tracciato la strada maestra del jazz.

Paolo Birro
Nato a Noventa Vicentina (VI) nel 1962. Nel 1987 ha conseguito il diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Vicenza sotto la guida del maestro Carlo Mazzoli.
Nel 1992 in trio con Sandro Gibellini e Mauro Negri si classifica al primo posto nel Concorso Internazionale di Barga Jazz.
Nel 1996 è stato nominato “Miglior Nuovo Talento” nel referendum della critica specializzata indetto dalla rivista "Musica Jazz".
Collaborazioni con Lee Konitz, Ruud Brink, Scott Hamilton, Buddy De Franco, Art Farmer, Johnny Griffin, Gianni Basso, Maurizio Gianmarco, Enrico Rava, Gianni Cazzola, Maurizio Caldura, Erwin Vann, Claudio Fasoli, Aldo Romano, Richard Galliano, Mauro Negri, Sandro Gibellini, Pietro Tonolo, Marco Tamburini, Tiziana Ghiglioni, Paolo Fresu, Carlo Boccadoro, Eliot Zigmund,Bobby Watson, Ronnie Cuber, Harry Allen, Tom Kirkpatrick, Charles Davis, Chuck Israels.
Festivals e rassegne: Umbria Jazz, New Conversation (Vicenza-Teatro Olimpico), Toscana Jazz, Progetto Jazz (Cremona), Ancona, Verona, Reggio Emilia, Musicus Concentus (Firenze), Iseo, Clusone, Milano Estate, Riva del Garda, Venezia Suona, Siena Jazz ecc.
Concerti in Svizzera, Austria, Germania, Israele, Francia, Spagna, Etiopia,Grecia, Canada.
Ha partecipato a trasmissioni radiofoniche per Radio3 RAI.
Ha tenuto stages di pianoforte jazz, improvvisazione e musica d’insieme (Perugia Classico, Corsi estivi a Loano, Laboratori di Musica Jazz a Feltre, Civici Corsi di Jazz del Comune di Milano,Seminari Senesi di Musica Jazz) e dal 2003 e’ docente presso il Conservatorio di Vicenza.
E’ autore (insieme a Rossano Sportiello) del volume “Master in Piano Jazz” edito da Ricordi e ha scritto articoli pubblicati sulle riviste Musica Oggi e JazzIt.
Ha registrato numerosi dischi come solista, leader e come sideman.

Alfredo Ferrario
Nasce a Como nel 1964 e intraprende giovanissimo gli studi classici al conservatorio di Milano rimanendo tuttavia affascinato dal mondo musicale dello Swing e tutto il Jazz classico.
Nel corso degli anni, grazie al talento strumentale, viene apprezzato e richiesto nel circuito del jazz milanese e a partire dalla metà degli anni ‘80 sotto la guida di Paolo Tomelleri perfeziona le sue doti tecniche e professionali.
Inizia a frequentare così le "piazze" più prestigiose del jazz tradizionale sparse in tutto il mondo, tra le quali vale la pena citare il festival americano di Sacramento, il Caveau de la Huchette e lo Slow Club di Parigi, il festival di Barcellona, in diverse e ripetute occasioni in Finleia, Norvegia, Danimarca, Svezia, Olea e Belgio oltre naturalmente ai numerosi festival italiani. In queste occasioni a modo di collaborare con artisti storici come Sammy Price e Ralph Sutton.
Dotato di gree sensibilità, tecnica strumentale ed eccellente gusto jazzistico, è considerato da alcuni anni tra i migliori clarinettisti swing in circolazione in Italia.
Tra le formazioni stabili di cui fa parte da tempo citiamo:
- Carlo Bagnoli & Born to swing Quartet – con Rossano Sportiello e Stefano Bagnoli
- Louis Armstrong tribute all stars – con Luciano Milanese
- Stringology con Roberto Colombo
- Clarinet Summit – di Bruno Longhi
- e due gloriose band tradizionali: Ticinum Jazz Be e the Riverboat Stompers.
Ha costituito nel 2001, come doveroso omaggio ad un indiscusso padre storico del clarinetto swing: Benny Goodman, un proprio quintetto il "Benny rides again" con Benny Rides again with erea Dulbecco, Rossano Sportiello e Luciano Milanese. Nel 2005 vince il Premio come miglior solista del Festival Internazionale di Breda (Olea). Inoltre è invitato d'onore al invitato d'onore al Festival di Kobe (Giappone).
Partecipa a trasmissioni Rai per Renzo Arbore e per Lino Patruno. E' in formazione stabile sia nel Duccio Swingers, che nel progetto Jazzpo (jazz e Poesia), entrambi di Duccio Castelli.
Collabora inoltre con artisti come Riccardo Zegna, Gianni Sanjust, erea Pozza, Enzo Reisi, Riccardo Fioravanti, Piero Leveratto, Giampaolo Casati, Luciano Invernizzi, Rudy Migliardi, Marco Ratti, Aldo Zunino, Danilo Moccia, Hengel Gualdi, Paolo Tomelleri, Sante Palumbo, Roy Williams, Don Barret, Arry Allen, Isla Ekinger, Gianni Basso.

Lorenzo Cominoli
Allievo del chitarrista jazz americano Garrison Fewell (Berklee College of Music di Boston) e di Sandro Gibellini (uno dei più apprezzati chitarristi jazz italiani), consegue la Laurea in Chitarra Jazz con il massimo dei voti studiando presso il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara e il Conservatorio Vivaldi di Alessandria, dove segue, inoltre, il percorso di studi di chitarra classica fino al V anno.
Si specializza ulteriormente seguendo numerosi Workshop in tutta Italia: da ricordare fra gli altri quelli di Città di Castello (PG) con Umberto Fiorentino, Fabio Zeppetella, Jhon Arnold, Massimo Moriconi e Ramberto Ciammarughi. Proprio con quest’ultimo segue, nei primi anni del duemila, il corso di improvvisazione e musica d’insieme jazz tenuto presso la Società Filarmonica di Villadossola (VB).
Ancor prima è allievo di Fabrizio Spadea, insegnante di fondamentale importanza per il suo avvicinamento al jazz e per la sua solida preparazione professionale.
Dagli anni 90 si esibisce in numerose formazioni dal duo al trio fino alla Big Band avendo modo di lavorare con numerosi e apprezzati musicisti del panorama jazzistico italiano come: Emanuele Cisi, Attilio Zanchi, Paolo Birro, Bebo Ferra, Alfredo Ferrario, Yuri Goloubev, Max De Aloe, Marco Micheli, Gianni Cazzola, Fabio Buonarota, Maurizio Brunod, Aldo Mella, Roberto Olzer, Nicola Stranieri, Marco Zanoli, e molti altri.
Si esibisce in numerosi Festival e jazz club in tutta Italia: Open Jazz Festival di Ivrea (TO) Spotorno in Jazz (SV), Teate Winter Festival (CH), Jazz and More (VR), Piceno Classica (AP), Pianfiorito in Jazz (AT), JazzAltro (VA), Winfried Gruber di Bressanone (BZ), Candiani Groove di Mestre (VE), Ameno Blues (NO), Orta Jazz Festival (NO), Jazz in alta Quota (AO), Red Note Jazz (AL), 67 Jazz Club (VA), Jazz Club Borgomanero (NO), Jazz Club Busto Arsizio (VA), Mariani Jazz Club (RA), Ivrea Jazz Club (TO) e molti altri.

Si dedica all’insegnamento con grande passione da circa vent’ anni, collaborando con numerose scuole civiche e private di Piemonte e Lombardia.
Attualmente è docente di chitarra moderna, chitarra jazz e musica d’insieme jazz presso la scuola di musica “Four Music School” che ha sede presso il Teatro Rosmini di Borgomanero (NO) e della quale è anche Direttore didattico.
E’ inoltre Direttore artistico e fondatore del “Jazz Club Borgomanero” con il quale ha modo di organizzare presso il Teatro Rosmini una rassegna di concerti con artisti di caratura internazionale oltre che mostre, conferenze, presentazioni di libri e Workshop didattici legati al mondo del jazz.
Tiene regolarmente Workshop di chitarra jazz per scuole di musica e associazioni culturali.
E’ “Ambassador” per il prestigioso marchio Schertler del quale utilizza i prodotti per l’amplificazione della chitarra.

Nel 2009 Splasc(h) Records pubblica “Ulisse” il suo primo disco interamente di brani originali e con una formazione a suo nome che riceve numerose recensioni e apprezzamenti dalla stampa specializzata. Nel 2015 in occasione del centenario della nascita di Billie Holiday Abeat Records pubblica “Billie Holiday Project”, un progetto in trio con la cantante Sonia Spinello e il chitarrista Maurizio Brunod. Non solo un omaggio, ma anche un personalissimo viaggio nella vita e nella musica di una delle più grandi interpreti di Jazz di tutti i tempi con l’ausilio di parti recitate e libere improvvisazioni oltre ad arrangiamenti innovativi dei suoi brani più celebri.

Per l’attività concertistica ha attualmente all’attivo numerosi progetti, fra i quali:

1) “Billie Holiday Project” - Omaggio alla celebre cantante di Baltimora
Sonia Spinello (Voce), Lorenzo Cominoli (chitarra), Maurizio Brunod (chitarra).
2) “So in Love” - Le più belle canzoni d’amore della tradizione americana
Sonia Spinello (Voce) , Lorenzo Cominoli (chitarra), Yuri Goloubev (Contrabbasso).
3) “Great American Songbook” - Un viaggio attraverso la storia della canzone Americana e i suoi più grandi autori.
Paolo Birro (Pianoforte), Alfredo Ferrario (Clarinetto), Lorenzo Cominoli (chitarra).
4) “Upstream Organ Quartet” - Composizioni Originali
Emanuele Cisi (sax), Lorenzo Cominoli (chitarra), Alessandro Ponti (Organo Hammond), Riccardo Chiaberta (Batteria).

Diconi di lui:

“The melody of “Castello Bello Bellissimo” is thoughtful, reflective, romantic and very well crafted – all qualities that describe Lorenzo’s music, but it is the feature of his solo guitar intro that makes this tune special. Every jazz guitarist knows how easy it is to rely on a top rhythm section to make you sound good when improvising, yet there is nowhere to hide when playing alone. The tone of Lorenzo’s guitar stands out, warm and clear, and the balance between melody and harmony is most deeply felt on this track. Kenny Burrell, Jimmy Raney or Franco Cerri would be right at home on this avenue.”
Garrison Fewell
Berklee College of Music (author, guitarist and composer)


“Un album piacevole, raffinato, singolare proprio nell’osservanza di regole e valori che, a loro volta, s’addicono ad un jazz ormai classico ma in questo caso profondamente meditato e assai ben eseguito.” “dietro le linee melodiche, talvolta delicate o struggenti, si può scorgere le lezione dei grandi songwriters statunitensi…” “Cominoli offre gradevolissimo mainstream…”
Guido Michelone
“Musica Jazz” (novembre 2009)


“Ecco un album d’esordio che fa ben sperare per il musicista che lo firma: il chitarrista Lorenzo Cominoli evidenzia, infatti, una tecnica eccellente ed un buon gusto che sicuramente gli gioveranno nel corso di una “carriera” che potrebbe essere luminosa.”
Gerlando Gatto
“A proposito di Jazz” (magazine on line)


“Il chitarrista Lorenzo Cominoli firma con “Ulisse” il suo esordio discografico, accompagnato da una band di musicisti come lui di area piemontese (i coetanei Testa e Stranieri e il più maturo Parodi). La prima qualità che colpisce, nel disco, è la line-up insolita, con trombone e chitarra in primo piano, che conferiscono al gruppo un timbro soffice, piuttosto originale. La seconda qualità è la penna del leader, che firma tutti e otto i brani, caratterizzati da melodie sempre gradevoli e suggestive, con una certa predilezione per le ballad. Lo stile si mantiene sempre nel solco della tradizione, rileggendola senza particolari scarti, ma con indubbia abilità e padronanza, grazie alla nitidezza esecutiva di tutti i musicisti.”
Sergio Pasquandrea
“JAZZIT” (Settembre/Ottobre 2009)


“Brillante esordio di un nuovo chitarrista che, con il ‘veterano’ Mauro Parodi al trombone e i giovani Marcello Testa e Nicola Stranieri alla ritmica, presenta un organico inedito per il jazz italiano, pur solcando l’estetica consolidata del mainstream contemporaneo. Otto i brani – notevoli 'Mr. Olzer', 'Colette', 'La Festa dei folli' – tutti di Cominoli, che guarda alla bossanova o ai songwriter (Porter, Kern, Rodgers&Hart) per le melodie e le armonizzazioni, mentre allo strumento l’approccio è di un morbido convincente bebop nel solco di Wes Montgomery o Franco Cerri.”
Guido Michelone
Il Manifesto ‘Alias’ – n. 28, 11 Luglio 2009


“Grazie a casa Splasch, ancora interessanti personaggi della scena jazz italiana. E’ la volta del chitarrista Lorenzo Cominoli, con una bella produzione in quartetto dal titolo “Ulisse” dove spiccano comprimari di valore quali Mauro Parodi, trombone, Marcello Testa, contrabbasso, e Nicola Stranieri, batteria.”
“Lorenzo Cominoli 4tet – Ulisse Nuova produzione Splasch realizzata al prestigioso Artesuono Studio di Udine.”
IRD News (Settimanale di informazione e aggiornamento discografico on-line)

19.30: degustazione di pizze miste farcite di Pistrinum Turris, biscotteria speziata di Biscottificio Rossi.
21.00: Concerto

Biglietto singolo: 12.00 €
Abbonamento 8 concerti: 80.00 € con possibilità di riservare il posto per tutta la stagione.

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